UN PENSIERO PER NATALE 

Ci siamo quasi!  Anche quest’ anno abbiamo provveduto a realizzare manufatti e cadeaux per poter regalare un natale sereno anche ai bambini meno fortunati che l’Associazione sostiene a Makumbi. Sarà semplice: basterà  tramite un  contributo portarsi  a casa ciò che piace….ma avremo anche il miele, il riso e i famigerati panettoni Fiasconaro. soprattutto doneremo anche a voi un caldo abbraccio, un dolcetto e tanti sorrisi.Dove? presso la sede operativa in Via P.pe di Napoli 1, Casa Santa Erice. Vi Aspettiamo!

invito regali natale

Makumbi-Aggiornamento anno 2019

Considerato che nel 2017  tutto sembrava distrutto a causa dei guerriglieri, oggi Makumbi è in rinascita, per la seconda volta! da allora l’Associazione, attraverso i fondi raccolti ed impiegati in varie attività, ha svolto un opera di risollevamento del popolo dal dolore e dalla paura. I makumbani sono rientrati nel villaggio, dopo diversi mesi trascorsi nella vasta foresta, ospitati nelle strutture esistenti e resitenti..(è proprio il caso di dire) che l ‘A.TU.BA. ha costruito, cercando di svolgere anche un’azione di rifocillamento e ristoro per orfani ed anziani. l’attività scolastica pian piano è ripresa, ripartendo con le classi di scuola primaria fino all’ universitaria, cosicché, quest’anno, sono stati ben 36 i laureati in tre facoltà diverse dell’università di Makumbi!

Nel frattempo anche il settore sanitario ha ricominciato a funzionare: infatti, lo stato congolese, riconoscendo il lavoro svolto dall’A.TU.BA. onlus e il sostegno continuo al popolo,  ha nominato un nuovo medico per l’ospedale di Makumbi, riconoscendolo anche come secondo ospedale della provincia del Kasai. Grande soddisfazione!

Le strutture sono state ridipinte e sono stati rifatti letti, porte e finestre che erano stati rovinati dai precedenti episodi di guerra. Quest’estate sono arrivati a Makumbi anche diverse attrezzature (ecografo, elettrocardiografo, letto da parto, ed altro) ed i nuovi letti e materassi per consultorio, ospedale e maternità, pochini c’è da dire, ma contiamo ancora sul vostro aiuto per incrementare e migliorare la situazione sanitaria, sempre ahinoi precaria.

Anche per la chiesa è stato  fatto un grande passo avanti: è stata rifinita negli intonaci e pavimentazioni, finestre e porte, ed è stato nominato un sacerdote dalla diocesi, Padre Crispino, che sarà presto affiancato anche da alcune suore, necessarie affinché possano gestire un orfanotrofio.

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anno 2017.. IL DOLORE DEL KASAY…”AIUTATECI!!”

2000-2017!!

17 anni! La speranza di un futuro migliore… può durare cosi poco?

Mai e poi mai si sarebbe  immaginato una tragedia di tal misura.

Già negli ultimi due anni il sentore di una guerra che non sarebbe stata breve era nell’aria in Congo. Il presidente Kabila non accetta nessun tipo di compromesso nè, nonostante per ben due mandati non sia stato voluto dal popolo, ritiene opportuno lasciare la presidenza.

Dal mese di aprile di questo anno tutto il Kasay è stato attaccato da “finti “ribelli,  guerriglieri anti governativi, che non si fermano a distruggere tutto ciò che trovano davanti al loro passaggio, ma purtroppo stanno uccidendo senza tregua, violentando donne e suore e bruciando e rubando tutto ciò che trovano nei tantissimi villaggi poveri della grande zona, proprio come a Makumbi.

Ovviamente le emittenti italiane nazionali non nè danno informazione, ma nella rete si trovano notizie più approfondite. Si troveranno dei link alla fine dell’ articolo.

Le notizie  in Italia arrivano in ritardo e, bensì, abbiamo dei contatti con le zone colpite, riusciamo a malapena a sapere la vera situazione attuale. Il nostro fondatore Padre Clemente Kayembe Lubombo, non sapeva come dirci la verità. Raccontarci il dolore, la tragedia di centinaia di  migliaia di persone che, anche a Makumbi, villaggio dove maggiormente in questi anni l A,Tu.BA. ha diretto i propri aiuti, hanno dovuto alle tre di notte, di una buia notte, hanno dovuto abbandonare il villaggio perché dei guerriglieri erano sbarcati  sparando colpi d’arma da fuoco e agitando il macete. Il terrore è sceso in questa terra, che l’A.TU.Ba ed i propri sostenitori hanno imparato ad amare! Senza poter prendere nulla, senza nessun mezzo di sostentamento, cibo, acqua, vestiti, medicine attrezzi per caccia o pesca, o per cucinare, senza nulla, forse con i soli e poveri vestiti addosso, sono fuggiti rifugiandosi nella foresta. di notte. Al buio. Lasciando dietro di se i malati e gli anziani che non sarebbero potuti fuggire perché immobilizzati, stanno cercando di sopravvivere, affrontando il freddo, la continua pioggia della stagione delle piogge, le malattie, la fame e la sete. Provando ad immaginare la guerra, credo che non si possa capire, se non dopo aver provato sulla propria pelle.

Dopo diversi giorni siamo riusciti ad inviare due ragazzi in moto da Tshikapa, per sapere notizie del villaggio e dei nostri amici di Makumbi: tutte le capanne bruciate, anche l’unico trattore e la moto, la barca rubata,  le strutture sanitarie e scolastiche saccheggiate, colpi d’arma da fuoco hanno bucato i tetti delle strutture.Si vedono delle strane croci a terra, per i morti a cui sono riusciti a dare una degna sepoltura.Tanti bambini e tante persone deboli continuano a morire per le tante malattie, anche quelle dovute al freddo e alla pioggia, oltre che alla malnutrizione. Il dolore di Makumbi, visibile nei loro  sguardi disperati, nei loro volti smagriti e impauriti, è anche il nostro!

17 anni, di gioia, speranza e duri sacrifici:  buttati al vento. Ma dopo un primo momento di sbandamento, noi soci dell’A.TU.BA., abbiamo capito che è proprio adesso l’ora di essere presenti per queste popolazioni. La nostra speranza è quella di far rientrare i Makumbani presso le strutture, seppur malconce, per dare loro un tetto. E così, abbiamo iniziato da pochi giorni, seguiti ed orientati dal Fondatore, ad inviare soldi presso l’A.TU.BA Congo, come abbiamo sempre fatto, per fare acquistare e  fare arrivare medicine di prima assistenza, cibo ed un pò di vestiario. E’ solo l’inizio. Passo dopo  passo vedremo. Nel frattempo non esistiamo a chiedere di sostenerci economicamente! Anche aderendo all’iniziativa di venerdi 7 luglio.

Come sempre, gli aiuti arriveranno e serviranno ancor più, per sfamare i poveri.

 

 

 

 

Congo, le vere ragioni della guerra dei finti “ribelli”

Ritorvati morti i due funzionari ONU

Congo-Kinshasa: conflitto in Forze Centrali del Congo 150.000 bambini fuori scuola – UN

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La violenza Kasai solleva le domande sulle elezioni DR Congo – UE

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sul sostegno a distanza

Alzati, prendi il bambino e sua madre, e fuggi in Egitto…

perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo”. (Mt 2,13)

Giuseppe e Maria presero carico di Gesù, speranza del mondo.

Carissimi Fratelli e Sorelle,

in questo brano del Vangelo di Natale viene chiesto anche a noi di prendere carico, proteggere, sostenere ed aiutare tutti i bambini del mondo ed in particolare quelli più bisognosi, più poveri e senza tetto, perché quest’ ultimi sono la “speranza del mondo”. Ci facciamo carico di questa speranza credendo che a Dio nulla sia impossibile. Ce ne facciamo carico come fecero Maria e Giuseppe.

Ce ne facciamo carico nel mezzo della desolazione e la distruzione dei cuori chiusi.

Mettere il nostro impegno è la nostra attività per costruire un mondo dove i bambini vengono amati ed educati. Ci facciamo carico dei nostri bambini, in questa civiltà del consenso e del livellamento verso il basso tritura e toglie la fede.

Anche noi come Maria e Giuseppe, sentiamo una voce : “alzati, prendi e continua a sostenere il tuo bambino malgrado i tempi difficili che il mondo sta attraversando”; non lasciarlo sulla strada da solo, non abbandonarlo senza speranza e se vuoi fuggire per proteggerlo, fallo. Il Signore vi guiderà tutti e due . Non temere, non aver paura: “ nel tuo piccolo, condividi quello che hai e quello che sei con questo bimbo/a che stai sostenendo ”, come San Martino che ha condiviso il suo mantello con il bisognoso.

Il tuo “Signore vede e provvede”.

Oggi, in mezzo a questa oscurità del mondo, albeggiamo una luce che è Gesù: “amico dei bambini”.

Tutti i bambini di Makumbi (Congo) vi salutano col cuore in mano perché grazie alla vostra carità senza frontiere e i vostri sacrifici, studiano e si fanno curare quando stanno male.
In Congo l’istruzione è a pagamento dalle scuole elementari, alle medie e superiori. Per lottare contro l’analfabetismo, l’A.TU.BA. ha istituito 75 classi, dislocate in 12 Scuole Primarie, e 6 Istituti Secondari (tecnico-agricolo, pedagogico, tecnico commerciale e tecnico di carpenteria) presenti in vari villaggi (circostanti Makumbi) della Provincia di Kabambaie.
Le cure mediche si pagano e senza soldi nessuno ti guarda in faccia. Per questo il vostro sostegno è per questi bambini molto, molto importante. Perché come dice Papa Francesco: “ vivere la carità significa non cercare il proprio interesse, ma portare i pesi dei più deboli e poveri”.
Carissimi, so benissimo che oggi come oggi tutto è difficile ma non mi stancherò mai di chiedere l’aiuto per i piccoli perché sono piccoli. Io sono la “voce dei senza voce”, perché loro non possano parlare.
Tale è il mio apostolato come servitore della Carità di Dio : “ se vediamo qualcuno che chiede aiuto, ci fermiamo? C’è tanta sofferenza e povertà, e tanto bisogno di buoni samaritani”. (Papa Francesco).
Carissimi, Vi voglio infine ringraziare per tutto quello che fate e che avete fatto per i bambini di Makumbi, mio paese. Ho capito che nel mio percorso come Sacerdote non sono solo, Dio è con me e insieme a voi a sostenere il progetto umanitario dell’A.TU.BA.
Dio ci ha chiamati tutti e ognuno secondo la sua vocazione per esseri missionari del Suo Vangelo. Vi porto tutti e ciascuno di voi nelle mie preghiere quotidiane.

Che Dio Vi benedica.

padreclemente

N.B.: Vi ricordiamo che dal 2013 il contributo mensile per ogni bambino è di 150,00 euro annue ( 12,50 mensili). Questo, sostiene i bambini per le tasse scolastiche e la copertura sanitaria obbligatoria e non. Ogni bambino ha diritto alla vita e allo studio, pertanto, con un piccolo contributo, cerchiamo di garantire questi diritti anche ai bambini non sostenuti.

VI INVITIAMO A VISITARE IL NOSTRO SITO PER GLI AGGIORNAMENTI DEL PROGETTO UMANITARIO DELL’A.TU.BA. www.tuluilebantu.org E AL FINE DI MIGLIORARE I NOSTRI CONTATTI CON VOI, A COMUNICARCI IL VOSTRO EVENTUALE INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA TRAMITE INVIO DI UNA EMAIL A: info@tuluilebantu.org . GRAZIE

Noi bambini di Makumbi (Congo)

Vi salutiamo e Vi auguriamo un buon anno 2015

pesca in Congo

Per le mamme del sostegno a distanza

Carissimi fratelli e sorelle,

Come ogni anno, al mio ritorno dal “nostro villaggio di Makumbi (Congo), dove sostenete gli studi e la salute dei bambini più poveri, Vi scrivo questa mia lettera per ringraziarVi e augurarVi un mondo di bene in questo anno nuovo 2014.

In effetti, aprirsi agli altri, mettersi al servizio del prossimo, puntare “sull’essere” e non “sull’avere”, senza dimenticare le esigenze di chi non ha nulla è il messaggio che fin dal primo giorno dell’elezione ha caratterizzato Papa Francesco.

Siamo tutti, chi più chi meno, vittime della “pazzia” che porta a considerare la nostra vita e il nostro valore sulla base degli oggetti che possediamo o non possediamo. Invece dovremmo sforzarci di promuovere “nuovi e più sani modi di alimentarci, di festeggiare, di scegliere gli oggetti che accompagneranno la nostra esistenza.

Carissimi, la vostra scelta di servire i piccoli è una scelta meravigliosa, una chiamata del Signore che ha promesso il cielo a tutti quanti pensano ai piccoli e gli abbandonati della società: “ beati voi poveri di spirito poiché a voi appartiene il regno dei cieli”.

Abbiamo bisogno di una nuova antropologia, la cui origine, “per quanto possa apparire debole o romantica”, non può essere che l’AMORE: “amare il prossimo facendoci noi stessi prossimo è ciò che ci costituisce come persone”.

Riconoscere l’Altro come nostro simile non ci dà nulla, ma ci rende esseri umani. Soltanto così potremmo essere una vera comunità di uomini.

Grazie al vostro aiuto mensile, il villaggio di Makumbi di oggi è molto cambiato, i bambini studiano in buone condizioni e vengono curati quando stanno male.


bambiniTutto questo perché avete fissato il vostro sguardo –come dice il Santo Padre – verso le periferie e le frontiere dell’Africa, là dove si trova l’umanità più ferita e dove i bambini soldati e i giovani, sotto una superficialità e un conformismo apparenti, non si stancano mai di cercare una risposta alle proprie domande sul senso della vita.

Grazie, Grazie, Grazie di tutto. La vostra carità è grande  e  indimenticabile.

Che Dio vi benedica e vi protegga sempre.

Trapani 24/01/201

                                                                   Il Fondatore

      Padre Clemente KAYEMBE LUBOMBO